UNITÀ DI
ONCOLOGIA SENOLOGICA |
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1. DATI EPIDEMIOLOGICI SUL TUMORE MAMMARIO I tumori della
mammella rappresentano i tumori a maggiore incidenza nel sesso femminile. Nella
provincia di Modena (dati del Registro Tumori Provinciale), nel 2000 sono
stati diagnosticati 564 casi di tumore mammario, pari ad un tasso
standardizzato di 153,9/100.000. L’incidenza annua non varia nella nostra
realtà in modo significativo rispetto alle regioni del Nord Europa. Si
calcola mediamente che 1 su 7 – 1 su 10 donne svilupperà un tumore al seno
durante la sua vita. La mortalità per
tumore mammario, dopo decenni di continua crescita, ha mostrato dagli anni
’90 un progressivo rallentamento, fino a raggiungere negli ultimi 5 anni una
iniziale inversione di tendenza (-3,5% nel periodo 1994- Questa tendenza è
attribuibile in larga misura a due fenomeni: 1.
1. I programmi di screening, che hanno portato ad un anticipo
diagnostico ed al trattamento precoce di tumori in fase iniziale o
addirittura di lesioni pre-cancerose 2.
2. I trattamenti adiuvanti post-operatori (chemio, ormono e
radioterapia), che hanno ridotto la mortalità specifica per tumore 2. LA REALTA’ MODENESE A Modena sono state
sviluppate specifiche competenze nella diagnosi e nella terapia del carcinoma
mammario. Sono attivi diversi centri
diagnostici -
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Screening mammografico, presso il Centro Screening,
Poliambulatorio -
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Istituto di Radiologia 1 del Policlinico -
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Servizio di Radiologia 2 del Policlinico -
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Servizio di Radiologia, Ospedale Estense Tutti i servizi
dispongono di apparecchiature per indagini di I, II livello: -
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Mammografo -
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Ecografo -
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Strumentazione per agoaspirati
su guida stereotassica -
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Strumentazione per core-biopsy
su guida ecografica Inoltre sono
disponibili strumentazioni per indagini di III livello: -
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Uno strumentazione per Mammotome
su guida ecografica è presente presso il Centro per lo studio dei
tumori familiari, c/o Centro Oncologico -
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La stumentazione per Mammotome
su guida Radiologica è disponibile presso la Radiologia dell'Ospedale
Estense -
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Una apparecchiatura ABBI
è disponibile presso la Radiologia dell'Ospedale Estense -
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Una apparecchiature di Risonanza
Magnetica con bobina dedicata per lo studio della mammella è presente
presso la Radiologia del Policlinico. Il trattamento
chirurgico è praticabile presso le Div di Chirurgia del
Policlinico (Chirugia III e Chirurgia I ) e presso Le chirurgie sono
attrezzate per l'esecuzione dei diversi interventi di chirurgia mammaria. Sono possibili
l'esecuzione della biopsia del
linfonodo sentinella, in collaborazione con Servizio di Medicina
Nucleare, La chirurgia
ricostruttiva è attuata presso l'Unità di Chirurgia Plastica, e
viene attuata o direttamente al omento dell'intervento chiurgico (in
collaborazione con i chirurghi generali), o in modo differito, in rapporto
alle diverse esigenze cliniche. Il trattamento
medico (chemioterapico, ormonale, di supporto) viene svolto
presso la Div di Oncologia del Policlinico, dove è attivo un Gruppo di
Oncologia Senologica, specificamente orientato alla gestione delle pazienti
con tumore mammario. Vengono attuati trattamenti post-operatori adiuvanti,
a scopo precauzionale, o trattamenti
per malattia avanzata. In condizioni
particolari vengono anche eseguiti trattamenti
pre-operatori, per favorire interventi di tipo conservativo. Le pazienti vengono
normalmente indirizzate alla div di Oncologia direttamente dal chirurgo, dopo
l'intervento, o prima della chirurgia se è necessaria una valutazione per un
trattamento preoperatorio. Il trattamento
radiante viene attuato presso il Servizio di Radioterapia
Oncologica del Policlinico, dopo valutazione clinica da parte dell'Oncologo. Il trattamento
riabilitativo può essere eseguito presso il Servizio di
Riabilitazione e terapia fisica del Policlinico (situato presso i
Poliambulatori). L'accesso è di norma automatico dopo l'intervento
chirurgico, o a specifica richiesta, 3. OBIETTIVI DELL’UNITA’
FUNZIONALE DI ONCOLOGIA SENOLOGICA La gestione corretta
della donne con diagnosi sospetta o certa di tumore mammario richiede una
elevata integrazione fra tutti i professionisti coinvolti nel percorso sanitario. E’ infatti
dimostrato da numerosi studi clinici che i servizi multidisciplinari offrono
un miglior livello di assistenza. Numerosi possibili benefici sono connessi
alla presenza di strutture polispecialistiche di riferimento: -
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aumenta la probabilità di erogare prestazioni aggiornate in
termini di efficacia e adeguatezza, e di fornire supporti ottimali nelle
diverse fasi del processo. -
-
la possibilità per la paziente di avere nell’unità funzionale un
punto di riferimento unico, precisamente localizzato, con specialisti
definiti, con personale infermieristico dedicato e costante, riduce lo stato
di ansia e depressione legati alla diagnosi di tumore ed alle incertezze
connesse con le differenti fasi della terapia. -
-
contenimento dei tempi di attesa e di definizione dell’iter
diagnostico e terapeutico -
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minor disagio per la paziente nel dover cercare altri specialisti -
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il confronto fra gli specialisti consente di definire caso per
caso la miglior strategia terapeutica, fornendo alla paziente informazioni
univoche sul percorso diagnostico, sulle possibilità ed alternative
terapeutiche -
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il confronto fra specialisti diversi aumenta il grado di
professionalità del team, riducendo contemporaneamente le procedure “inutili” -
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è possibile ottimizzare l’uso delle risorse, creando le premesse
per l’acquisizione di apparecchiature di diagnostica più sofisticate -
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è possibile monitorare il percorso diagnostico terapeutico -
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è possibile monitorare le risorse impiegate nel percorso Presso la Divisione
di Oncologia è stato costituito un Gruppo di Oncologia Senologica, che
coordina un gruppo allargato agli altri specialisti Radiologi, Chirurghi,
Anatomo-patologi, Radioterapisti, Riabilitatori e Psicologi, come Unità
funzionale di Oncologia Senologica . 4. Ruolo
dell’Unità Funzionale di Oncologia Senologica
Il ruolo dell’Unità
Funzionale di Oncologia Senologica è quello di predisporre un piano di
diagnosi e trattamento per ciascuna singola paziente, che assicuri un iter
tempestivo ed appropriato in relazione alle condizioni cliniche,
psico-sociali della donna ed alle caratteristiche biologiche della malattia. L’obbiettivo
principale dell’Unità Funzionale è di
essere il riferimento unico per la paziente, a prescindere dal particolare
aspetto del problema oncologico da affrontare. E’ compito dell’Unità
individuare ulteriori specialisti necessari, con i quali siano definiti
percorsi specifici di affido in rapporto al problema specifico. 5. Composizione
dell’Unità Funzionale di Oncologia Senologica
La composizione
dell’Unità funzionale prevede la partecipazione delle professionalità più
coinvolte nel percorso sanitario, che formeranno il nucleo centrale
dell’Unità. Ad esse si affiancheranno altre figure professionali, con
particolare competenza nella gestione dei problemi clinici eventualmente
correlati. Il nucleo
ristretto è formato da -
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Radiologo senologo -
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Chirurgo senologo -
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Anatomo patologo -
-
Oncologo senologo -
-
Radioterapista Tutti i medici
coinvolti hanno una formazione specifica nel campo dei tumori mammari ed una
attività clinica prevalente relativa alla patologia mammaria. Attuali componenti
del
Gruppo Allargato Prof Pierfranco
Conte - Oncologia Dott. Dott.
Roberto Sabbatini- Oncologia Dott.
Dott.
Dott.
Simona Giovannelli - Oncologia Prof
Renato Romagnoli - Radiologia 1 Dott.
Dott.
Dott.
Dott Claudia Mauri -
Radiologia 2 Dott Cristina Tata -
Radiologia 2 Dott. Rossella Negri
- Radiologia - Screening Dott. Dolores
Sintini - Radiologia - Screening Dott Gianni Natalini
- Chirurgia 3 Dott Sergio Guaitoli
- Chirurgia 3 Prof Gianni Tazzioli
- Chirurgia 1 Dott Alberto Miselli - Chirurgia 1 Dott Filippo Bertoni
- Radioterapia oncologica Dott. Guido Ficarra
- Anatomia Patologica Dott Katia Ghinelli
- Psicologia Prof. Giorgio De
Santis - Chirurgia Plastica Dott. Giovanni
Pinelli - Chirurgia Plastica Dott Rossella
Bartoli - Riabilitazione 6. Attività dell’Unità Funzionale di Oncologia Senologica La Unità formula per
ogni paziente con diagnosi sospetta o certa di neoplasia mammaria un percorso
diagnostico e terapeutico complessivo. Ciò viene attuato
attraverso incontri periodici settimanali, durante i quali vengono discussi i
singoli casi clinici. La decisione
specifica viene registrata, e comunicata poi alla paziente, dai referenti della
specifica fase del processo. Per favorire
l’integrazione delle procedure ed il monitoraggio del processo, è stato
individuato un supporto informatico dedicato che contenga tutti i dati
relativi alle diverse fasi, cui possono accedere via via tutti gli
specialisti coinvolti, E' compito
dell’Unità definire i percorsi ottimali e monitorarne l’andamento, stabilire
linee di comportamento condivise e basate sui concetti di appropriatezza ed
evidenza scientifica, preparare materiale informativo per medici esterni,
pazienti ed utenti. Compito importante
dell’Unità è anche di sviluppare la ricerca relativa alla patologia mammaria,
sia per poter offrire maggiori opportunità diagnostiche e terapeutiche alle
pazienti, che per migliorare il livello qualitativo delle prestazioni. 7. GRUPPO DI ONCOLOGIA SENOLOGICA DEL CENTRO ONCOLOGICO Il Gruppo è
operativo dal Dicembre 2002, ed è composto da: Dr Dr Dr
Simona Giovannelli
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P.R.O.Me.Th.E.O
(Patient-Reported Outcomes in Methastatic patients on Therapy and Economic
Outcomes) |
Impatto
economico della terapia adiuvante con Herceptin nelle donne con EBC ad alto
rischio |
Studio
multicentrico, in doppio cieco, placebo vs Exemestane (Aromasin) per
prevenzione del carcinoma della mammella in donne in menopausa portatrici
di mutazione predisponente dei geni BRCA1 o BRCA2 |
Intraperiotoneal
administration of MHC non restricted adoptive cell immunotherapy with the
Tall 104 cell line in patients with peritoneal carcinosis: a phase I/II
study with immunological analysis |
CHEMOTHERAPY
PLUS LAPATINIB OR TRASTUZUMAB OR BOTH IN HER2 + PRIMARY BREAST CANCER. A
RANDOMIZED PHASE IIb STUDY WITH BIOMARKER EVALUATION |
LETROZOLE
versus LETROZOLE PLUS LAPATINIB IN HORMONE-SENSITIVE, HER-2 NEGATIVE
OPERABLE BREAST CANCER. A DOUBLE BLIND RANDOMIZED PHASE II STUDY WITH BIOMARKER EVALUATION. |
Studio
randomizzato, di fase IIIb, in aperto, di confronto tra letrozolo e
anastrozolo nel trattamento adiuvante di donne in posmenopausa con carcinoma
della mammella con recettori ormonali e linfonodi positivi |
Dose-dense
treatment with Gemcitabine, Epirubicin and Paclitaxel (GET) combination in
advanced breast cancer: a phase II parallel study |
TERAPIA
DI MANTENIMENTO CON TAXOLO SETTIMANALE vs CONTROLLO DOPO CHEMIOTERAPIA DI I
LINEA IN PAZIENTI AFFETTE DA CARCINOMA MAMMARIO METASTATICO |
A
dose-finding and pharmacokinetic study of i.v. Vinflunine in combination
with Epirubicin as first line treatment of metastatic breast cancer |
A
multicentre phase III, randomized comparison of the safety and efficacy of
weekly TOCOSOL Paclitaxel vs weekly Paclitaxel injection in the treatment
of metastatic breast cancer |
Studio
di fase II dell’anticorpo trifunzionale anti-HER-2/neu x anti-CD3 Pertumaxomab
in pazienti refrattarie alla terapia ormonale nelle quali HER-2/neu 1+ o 2+
evidenzia un cancro mammario in fase avanzata o metastatica |
A
Randomized Controlled Study of Docetaxel monotherapy or DOXIL/CAELYX (Doxorubicin
HCL liposome injection) and Docetaxel for the treatment of the advanced
breast cancer. DOXIL-BCA-3001 A
randomized, double blind, placebo controlled, multicentre study to evaluate
the efficacy and safety of Bevacizumab in combination with Docetaxel compared
with Docetaxel plus placebo, as first treatment for patients with Her 2 negative metastatic
breast cancer Studio
prospettico, multicentrico, randomizzato, comparativo a due bracci per
valutare l'efficacia e la sicurezza di acido zoledronico (ogni tre mesi
verso ogni 4 settimane) in pazienti con metastasi ossee da tumore della
mammella trattate con acido zoledronico per circa un anno Phase
III study of Vinflunine plus Gemcitabine versus Paclitaxel plus Gemcitabine
in patients with unresectable, locally recurrent or metastatic breast cancer
after prior anthracycline-based adjuvant chemotherapy Studio
di Fase II in aperto, randomizzato a 3 bracci con 2 schedule di Ixabepilone
più Bevacizumab e Paclitaxel più Bevacizumab come terapia di prima linea
per tumore in recidiva locale o metastatico della mammella Studio
esplorativo , di fase II a singolo braccio multicentrico , per valutare
l'efficacia e la sicurezza dell'associazione di Omnitag (Pertuzumab) ed
Herceptin (Trastuzumab) in pazienti affette da carcinoma della mammella
metastatico Her2 positivo Studio
in aperto, di accesso allargato, con Lapatinib e Capecitabina nel
trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico con
iperespressione di ErbB2 A
Phase III Open Label, Randomized Two-Parallel-Arm Multicenter Study of E7389
versus Capecitabine in Patients with Locally Advanced or Metastatic Breast
Cancer Previously Treated with Anthracyclines and Taxanes and Refractory to
the Most Recent Chemotherapy A
Phase III trial of novel Epothilone BMS-247550 plus Capecitabine versus
Capecitabine alone in patinets with advanced breast cancer previously
treated with an anthracycline and who are taxane resistant Trattamento
con Capecitabina e Gencitabina in pazienti con carcinoma della mammella
metastatico pretrattati con Taxani e Antracicline. Studio di fase II |
8.0 ATTIVITA' PSICOLOGICA
DI SUPPORTO
Il Servizio di Psicologia è disponibile per colloqui individuali
per le pazienti che ne facessero richiesta.
Vengono inoltre organizzati corsi di supporto ed informazione,
denominati "ARCOBALENO", durante i quali vengono approfonditi, da
parte dei partecipanti, aspetti specifici connessi alla malattia ed agli
aspetti psicologici e comportamentali relativi. Nell'ambito di questi
incontri i partecipanti incontrano esperti del settore, con cui vengono
affrontati aspetti particolari della malattia e dei trattamenti.
Per i corsi "Arcobaleno", contattare il Servizio
Psicosociale (dott.ssa Katia Ghinelli), allo 059-4224040