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UNITÀ TRAPIANTI di MIDOLLO OSSEO
L'Unità Trapianti di Midollo Osseo del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia è attiva dal 1995. A tutto il 30 maggio 2003 ha eseguito 368 trapianti e 58 espianti di midollo osseo. Attualmente, nella nuova sede presso il Centro Oncologico Modenese, è in grado di praticare circa 60 trapianti l'anno.

E' accreditata a livello nazionale (Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo, GITMO) e a livello internazionale (European Group for Blood and Marrow Transplantation, EBMT) per:

  • Espianto di midollo osseo da donatore volontario
  • Trapianto di midollo osseo:
    • Autologo
    • Singenico
    • allogenico da donatore consanguineo.

Tipologia del trapianto e indicazioni.

Il nostro centro pratica sia il trapianto autologo che il trapianto allogenico, sia come forma standard di terapia che nell'ambito di protocolli clinici sperimentali. In casi particolari l'età dei pazienti può arrivare nel trapianto autologo e, con i più recenti schemi di condizionamento ad intensità ridotta anche nell'allogenico, fino ai 70 anni.

Sia per il trapianto autologo che per il trapianto allogenico il nostro centro predilige, come sorgente di cellule staminali emopoietiche, le cellule staminali raccolte da sangue periferico dopo mobilizzazione con fattori di crescita. La scelta però può anche cadere sul midollo in situazioni in cui sia chiaramente dimostrata la superiorità di questa fonte. In ogni caso, nei limiti del possibile, una eventuale preferenza espressa dal donatore sarà tenuta nella massima considerazione.
Nella maggior parte dei casi le cellule staminali emopoietiche sono infuse al ricevente senza manipolazione. Ove ciò sia indicato, tuttavia, le cellule possono essere sottoposte a manipolazione "ex vivo" per:

  • T- deplezione (trapianto allogenico)
  • rimozione di cellule neoplastiche residue o "purging" nel trapianto autologo
Il trapianto è praticabile presso il nostro Centro per tutte le patologie per le quali sia riconosciuta l'indicazione al trapianto, nell'ambito delle linee guida espresse dal gruppo Italiano (GITMO) ed europeo (EBMT). Inoltre sono attivi diversi protocolli sperimentali per indicazioni meno convenzionali.
Le patologia trattate sono prevalentemente malattie ematologiche maligne. C'è comunque presso il nostro centro e nella comunità nazionale degli oncologi, una ripresa di interesse anche per neoplasie solide e abbiamo un programma attivo in questo settore. Altre indicazioni sono rappresentate da malattie autoimmuni.
  • Malattie ematologiche
    • Leucemia mieloide acuta
    • leucemia linfatica acuta
    • Leucemia mieloide cronica
    • Leucemia linfatica cronica
    • Mieloma multiplo
    • Linfoma non Hodgkin
    • M. di Hodgkin

  • Malattie autoimmuni
    • sclerosi multipla

  • Tumori solidi
    • Carcinoma della mammella
    • Carcinoma ovarico
    • Sarcoma di Ewing

Protocolli sperimentali attivi:

  • Trapianto autologo:
    • linfomi follicolari ad alto rischio
    • linfomi mantellari
    • carcinoma metastatico della mammella
  • Trapianto allogenico previo condizionamento a intensità ridotta in
    • leucemia mieloide acuta e leucemia mieloide cronica (età superiore a 45 anni)
    • Linfoma non Hodgkin o linfoma di hodgkin refrattari o in recidiva
    • mieloma multiplo alla diagnosi o in recidiva
    • neoplasie ematologiche in paz. di età compresa fra 60 e 70 anni
    • tumori solidi

SVILUPPI PREVISTI:

  • trapianto di cellule da cordone ombelicale (con la Oncoematologia Pediatrica)
  • trapianto da donatore aploidentico
  • trapianto da donatore volontario non consanguineo

RISORSE

L'unità trapianti dispone di:
  • 6 posti letto in camere singole con servizi, climatizzate e alimentate da aria sterile grazie ad un sistema di filtri ad alta efficienza (HEPA)
  • altri letti sono disponibili nelle Divisioni di Ematologia e di Oncologia per pazienti per i quali, nei giorni precedenti il trapianto o nei giorni successivi, non sia richiesto uno stretto isolamento .
  • Ambulatorio e spazi dedicati per terapie infusionali presso il Day Hospital.
Medici
  • Prof. Franco Narni - responsabile dell'Unità Trapianti

  • Malattie ematologiche:
    • Dr.ssa Amedea Donelli - responsabile modulo "Terapie Cellulari Ematologiche"
    • Dr.ssa Angela Cuoghi - specialista in Ematologia
    • Dr.ssa Bresciani Paola - medico specializzando ematologia
    • Dr.ssa Pozzi Samantha - medico specializzando ematologia

  • Tumori solidi:
    • Dr. Roberto Sabbatini - Specialista in Oncologia
    • Dr.ssa Michela Maur - medico specializzando in Oncologia

  • Per pazienti in età pediatrica:
    • Prof. Paolo Paolucci* - tutte le patologie
    *Il Prof. Paolucci, ordinario di Pediatria, ha rapporti di stretta collaborazione con l'unità Trapianti del COM

Infermieri:

l'unità dispone di un doppio turno infermieristico, 24 ore su 24, e di una caposala. Tutti gli infermieri ricevono uno specifico addestramento in sede locale e partecipano a iniziative di formazione e aggiornamento di livello nazionale e internazionale (GITMO, EBMT). La nostra unità, in particolare, è affiliata alle sezione infermieristica del GITMO.

Laboratorio di biologia cellulare.

  • Responsabile Dr.ssa Amedea Donelli
  • Addetti Dr.ssa Tina Panissidis
Il Laboratorio esegue numerose indagini (colony forming assays) per la verifica di qualità delle preparazioni di cellule staminali emopoietiche e di cordone ombelicale (nell'ambito di un programma regionale avviato recentemente) e separazioni di sottopolazioni di cellule ematiche e midollari a scopo di ricerca. Inoltre è in grado di eseguire manipolazione di cellule ematiche e midollari su larga scala, per uso clinico. In particolare:
  • selezione in positivo di cellule staminali emopoietiche (CD34+)
  • selezioni in negativo ("purging") per trapianto autologo
  • deplezione di linfociti, per trapianto allogenico
  • separazione di sottopopolazioni linfocitarie per la immunoterapia delle recidive dopo trapianto allogenico

Collaborazioni più importanti

Il Policlinico in cui opera l'Unità Trapianti di Midollo offre "in loco" tutte le attività di diagnosi più avanzate (Diagnostica per Immagini, Laboratorio di Analisi Chimico cliniche, Microbiologia, Virologia) e tutte le competenze per eventuali consulenze da parte di specialisti in altre branche. Inoltre, esistono Unità la cui attività ci sembra strettamente collegata all'Unità Trapianti:
  • Servizio di Immunoematologia Trasfusionale (Dr.ssa Marisa De Palma), per
    • erapia di Supporto
    • Raccolta di cellule staminali emopoietiche, attiva 6/7giorni (Dr. Giorgio Milanti)
    • Criobiologia (Dr. Giovanni Ceccherelli)
    • Fotochemioterapia extracorporea per il trattamento della GVHD (Dr.ssa Maria Mariano)
    • Laboratorio di Tipizzazione tissutale (Dr. Miceli)
  • Laboratorio di Citodiagnostica ematologica (Dr.ssa Goretta Bonacorsi, Prof. Tullio Artusi)
  • Laboratorio di Citogenetica (Prof. Paola Temperani)
  • Laboratorio di Diagnostica molecolare (Dr. Roberto Marasca).

MODALITA' di ACCESSO:

Di norma, l'Unità Trapianti non è una un'unità di prima accoglienza. I medici della Unità Trapianti lavorano in collaborazione con i componenti delle altre unità del Dipartimento (Divisione di Ematologia e Divisione di Oncologia) e, nell'ambito del COM, i candidati al trapianto vengono in genere segnalati dai colleghi della degenza o del day hospital nel corso della riunione settimanale. Dopo una discussione collegiale, i pazienti per i quali si ritiene sia indicato il trapianto vengono inviati per una valutazione più approfondita ad un medico dell'equipe e quindi sono inseriti in un programma personalizzato.

Medici di base, o medici che operano in altre strutture, o i pazienti stessi possono comunque mettersi in contatto liberamente con i medici dell'equipe trapianti per qualsiasi informazione o per richiedere valutazioni.

Il paziente viene valutato preliminarmente, presso il DH o l'ambulatorio dell'Unità, e già da questo momento i medici dell'Unità Trapianti se ne fanno carico provvedendo a tutte le valutazioni preliminari. Una volta fissata la data del ricovero il paziente sarà messo in contatto con la caposala dell'Unità, dalla quale riceverà tutte le informazioni sulle particolari caratteristiche del reparto (isolamento, sterilità, visite etc). Il paziente sarà seguito dai medici dell'equipe per tutta la durata del ricovero e dopo la dimissione per un periodo di tempo variabile (3 mesi circa per il trapianto autologo; una anno o anche più a lungo in caso di GVHD cronica severa). Superate le problematiche specifiche il paziente tornerà ai medici referenti.

 

per gli per il pubblico e i pazienti