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La Cattedrale e il Bazaar by Eric S. Raymond

1. La Cattedrale e il Bazaar

Linux � sovversivo. Chi avrebbe pensato solo 5 anni fa che un sistema operativo poteva emergere magicamente dal tempo libero di migliaia di programmatori sparsi su tutto il pianeta e collegati solo dalle invisibili strade di Internet? Certamente non io.
Per quanto mi riguarda, Linux � apparso sul mio schermo nel 1993. Ero stato coinvolto nello sviluppo di Unix e dell'Open source per 10 anni. Sono stato uno dei primi contibutori allo GNU nella met� degli anni 80. Ho rilasciato in rete una notevole quantit� di software, ho sviluppato e co-sviluppato parecchi programmi (nethack, Emacs's VC and GUD modes, xlife, e altri) che sono ancora in uso oggi. Credevo si sapere come si faceva.

Linux ha ribaltato molto di quello che credevo di sapere. Per anni ho seguito lo spirito di Unix: piccoli strumenti, rapido prototipare, programmazione evoluzionaria. Ma credevo anche che esistesse una complessit� critica che richiedesse un approccio centralizzato, "a priori". Credevo che il software pi� importante (sistemi operativi e strumenti veramente grandi, come Emacs) dovessero essere costruiti come cattedrali, attentamente realizzati da geni individuali o da piccoli gruppi di maghi che lavorano in splendido isolamento, senza essere pressati da scadenze commerciali.

Lo stile di sviluppo del software proposto da Linus Torvalds - rilascia presto e spesso, delega tutto ci� che puoi, sii aperto alla promisquit� - � arrivato per me come una sorpresa. Non somigliava alla costruzione calma e programmata di una cattedrale, piuttosto la comunit� Linux richiamava l'appuntamento disorganizzato di un caotico e vociante bazaar, con differenti fini, progetti, approcci (ben simbolizzati dagli archivi Linux, che accettavano proposte da chiunque) da cui un sistema operativo coerente e stabile sembrava potesse uscire solo a seguito di una serie di miracoli.

Il fatto che questa specie di bazaar sembrava funzionare, e funziona bene, � stato per me come uno shock.
Ho lavorato duro non solo su progetti individuali, ma anche per cercare di capire perch� il mondo di Linux non solo non si perdeva nella sua confusione, ma sembrava viaggiare dritto alla meta a una velocit� inimmaginabile per i costruttori di cattedrali.

Alla met� del 1996 mi � sembrato di cominciare a capire. La sorte mi ha donato un modo perfetto per verificare la mia teoria, nella veste di un progetto Open-source che ero conscio di condurre nello stile bazaar: � stato un successo.

Questa � la storia di quel progetto. La user� per proporre alcuni aforismi sul reale sviluppo open-source. Non ho imparato tutte queste cose nel mondo Linux, ma vedremo perch� il mondo Linux le rende importanti. Se non sono in errore, queste cose aiuteranno a capire esattamente cos'� che rende la comunit� Linux una fonte di ottimo software e, forse, aiuteranno a diventare pi� produttivi.


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