storia

dell'informatica

storia degli strumenti di calcolo o storia delle macchine?

antecedenti

le prime macchine:
  • la calcolatrice meccanica di Pascal (1642) (1)
  • il telaio meccanico di Jacquard (1801) (2)
  • la macchina analitica di Babbage (1823) (3)
  • la tabulatrice di Hollerith (1880) (4)
  • il calcolatore elettromeccanico di Zose (1936) (5)
  • le nuove idee

    - la macchina universale (general purpose) (6)
    - cambiare le istruzioni durante l'elaborazione

    Turing 1936

    la macchina universale

    Atanasoff 1939

    deve essere elettronica

    Turing 1945

    ma allora può pensare

    (1) Per la prima volta le istruzioni sono inserite nella macchina.
    Blaise Pascal per aiutare il padre, funzionario governativo incaricato della riscossione delle tasse in Normandia, inventa nel 1642 la prima macchina calcolatrice, la "pascalina". Questa calcolatrice era in grado di effettuare solo addizioni e sottrazioni e funzionava attraverso un sistema di ruote dentate divise in 10 settori corrispondenti alle cifre del sistema decimale: alla rotazione completa di una ruota corrispondeva l'avanzamento di un decimo di quella successiva.

    (2) Per la prima volta si possono inserire istruzioni diverse in una stessa macchina.
    Joseph-Marie Jacquard per automatizzare la tessitura di stoffe a disegno complesso inventa, nel 1801, il telaio a schede perforate, chiamato in suo onore "telaio Jacquard".
    Compaiono le schede perforate.

    (3) Per la prima volta si parla di memoria e di programmazione.
    Charles Babbage, matematico inglese, crea nel 1840 la "macchina analitica"
    che consisteva in due parti fondamentali che erano la memoria (store) e l'unità di calcolo (mill). Nella memoria erano contenute le schede dei dati da calcolare, le schede con i dati tabellati (tavole logaritmiche), e il vero programma cioè le schede operative. A seconda del compito da svolgere l'operatore avrebbe inserito la scheda operativa e poi la macchina mediante le 5000 ruote e i 1000 assi dell'unità di calcolo avrebbe fornito i risultati.
    Ada King, Countess of Lovelace and daughter of Lord Byron, wrote programs for the Difference Engine, thus becoming the world's first programmer.

    (4) Brevetti e IBM.
    Nel 1880 John Shaw Billings, amministratore dell'ufficio anagrafico americano, ebbe l'idea di utilizzare le schede perforate per il censimento del 1890 e ne parlò con Herman Hollerith, un ingegnere che dopo quattro anni aveva già preparato numerosi brevetti relativi a una macchina tabulatrice che sfruttava il principio delle schede perforate. La tabulatrice di Hollerith fu, tra i numerosi brevetti depositati, quella scelta per la prova del censimento del 1890: Hollerith riceveva le schede relative agli abitanti su schede del formato di un dollaro che si adattavano agli standard esistenti del Dipartimento americano degli Interni e su ciascuna di esse erano disposte 288 caselle su cui erano praticati fori a seconda dei dati dell'individuo. Le schede venivano fatte passare in una selezionatrice che con apposite spazzole provocava la chiusura di un circuito elettrico in corrispondenza dei fori e i dati acquisiti venivano successivamente trasferiti in un'altra macchina che con appositi contatori sommava i dati delle varie categorie. L'analisi della popolazione fu completata in due anni e mezzo contro i sette del precedente censimento nonostante la popolazione fosse salita di 13 milioni di unità. Il successo procurò onori e ricchezza e Hollerith nel 1896 fondò la Tabulating Machine Company che nel 1924, fusa con altre società, divenne l'IBM (International Business Machines).

    (5) Konrad Zose studia le macchine di Hollerith, adopera il sistema binario di Leibniz e di Boole e, il 19 marzo del 1936, costruisce un calcolatore elettromeccanico a relè, che ha quindi parti in movimento: è lo Z1. Se avesse usato le valvole delle radio, disponibili dal 1904, avrebbe inventato il calcolatore. Quando gli fu chiesto prechè non le avesse usate, rispose: "mi sembrava quasi da stupido usarle".

    (6) The idea of one machine for every kind of task was very foreign to the world of 1945. Howard Aiken, chief of the Electromagnetic Relay Calculator at Harvard said: "If it should turn out that the basic logics of a machine designed for the numerical solution of differential equations coincide with the logics of a machine intended to make bills for a department store, I would regard this as the most amazing coincidence that I have ever encountered."

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